Liu Wei
1972, Pechino, Cina
Vive e lavora a Pechino, Cina
site-specific | opera permanente
Throw a Dice
2024
Fibra di vetro, lastra in polietilene, lastra acrilica, lega di alluminio, legno, light box LED
Liu Wei si muove con disinvoltura tra i diversi media senza una tendenza stilistica unitaria: concettualismo, satira e umorismo sono i tratti distintivi delle sue opere.
Con Throw a Dice, un’installazione site-specific permanente creata per l’ingresso di Palazzo Diedo, Liu Wei prosegue la sua esplorazione sulla scultura, gli ambienti architettonici e il corpo umano. Accogliendo i visitatori in un ambiente immersivo costellato di animali fantastici, questa nuova installazione, onirica e funzionale allo stesso tempo, amplifica i continui interrogativi filosofici dell’artista su cosa significhi essere umani. Ispirandosi all’ambiente architettonico circostante, l’opera fa svanire la distanza tra passato e presente.
Courtesy of the Artist and Lehmann Maupin, New York, Seoul and London
Foto di Massimo Pistore
opere temporanee
Speculation N. 2
2024
Fibra di vetro, acciaio, lega di alluminio, vernice per auto, acrilico
Adventure 3
2024
Olio su tela
Liu Wei si muove con disinvoltura tra i diversi media senza una tendenza stilistica unitaria: concettualismo, satira e umorismo sono i tratti distintivi delle sue opere.
Wei, in Speculation No.2, utilizza un linguaggio ibrido visivo e cognitivo con materiali e forme evocanti l’antichità: la scultura è composta da una sfera metallica e da una struttura cava che richiama le formazioni naturali delle grotte. Il corpo abbozzato di un leone emerge dalla grotta, quasi fondendosi con la struttura stessa, mentre la sua forma è avvolta da un serpente che si protende oltre la struttura principale nello spazio dell’osservatore.
In Adventure 3, Wei esplora l’umanità e il rapporto tra corpo e materia tramite allegorie teologiche di creazione, salvezza e caduta, riflettendo la trasformazione della vita umana e sociale influenzata da schermi, dati e tecnologie. Adventure 3 è presentato per la prima volta a Palazzo Diedo.
Courtesy of the Artist and Lehmann Maupin, New York, Seoul and London
Foto di Matteo Catania - Hubove Studio